È in questi volti che Alessandra ritrova i suoi frammenti sparsi tra tutte le donne del mondo. Meravigliosi pezzi che ricompongono magicamente il suo essere.
Alessandra si concentra sui volti per ritrovarsi intera e completata con tutti quei tasselli che solo apparentemente sembrano estranei. Percorre questo sentiero per unirsi empaticamente a tutte le donne.
Alessandra continua a sperimentare e indagare il campo della pittura per sentirsi parte di quel femminile che ha ancora tanta strada da percorrere verso la totale emancipazione e coscienza di sé.
Alessandra si focalizza soprattutto sugli occhi e sugli sguardi perché gli occhi parlano! L’artista coi suoi ritratti vuole svelarci i “moti dell’anima”: la persona nella sua piena naturalezza sentimentale e psicologica.
Gli “occhi” di Alessandra raccontano di una sensibilità alla ricerca della bellezza, della tenerezza. I “suoi” occhi ci raccontano emozioni e sentimenti con grande capacità evocativa. Ma i “suoi” sguardi ci avvicinano anche a mondi lontani dove la donna sta cercando con fatica il suo equilibrio e le sue aspirazioni.
Le sue donne suggeriscono vite differenti di culture lontane, accomunate tuttavia da un legame unico e universale, indissolubile vincolo tra il femminino di ogni etnia e civiltà, consapevolezza di appartenere a un destino comune ancora tutto da dipingere.
“Ecco perché dipingo volti di donna.
Per accarezzare il mio, con tutti i tasselli in ordine.
Lo sguardo al Cielo per riflettere il blu.
Per riflettere soprattutto il mio sereno.”