“Quel turbinio dell’onde che inquieta l’animo mio… invano tento di fermarlo!”
La mostra di Renato Matarrese è una sorta di fascinazione per quell’eterno movimento che avvolge tutto, il mondo concreto e quello spirituale. Nulla sfugge a queste poderose mani che avviluppano, agitano e trasfigurano tutto: corpi viventi e corpi inanimati. Nulla sfugge loro!
La nostra vita diventa essa stessa simile a una minuscola imbarcazione che sfida il mare aperto coi suoi ciclopici vortici. Ogni volta che una vita desidera svilupparsi è come una nave che prende il largo tuffandosi nell’ignoto più totale. Ignora quel che troverà, come sarà il domani, approderà mai su qualche spiaggia sicura?
Panta rei! Tutto scorre e del domani non v’è certezza alcuna! Un turbinio dell’onde che invano tentiamo di fermare!
Serve coraggio e determinazione per andare alla scoperta di cosa si cela dentro, dietro e sotto ogni piega di quelle onde, come serve temerarietà per scoprire ogni angolo remoto del proprio stato d’animo. A colpi di pennello Renato cerca di sondare quegli abissi spaventosi. L’artista adopera l’arte per trovare un baricentro in continuo mutamento nel divenire delle vicissitudini quotidiane.